19 feb 2009

Radicali Liberi



La mia è una stagione dove i dubbi mettono radici e le certezze diventano schizzi di cui sarebbe troppo fantasioso prevederne la forma finale.
Dove la concezione che si ha di sé sta alla nostra pelle come il prurito di un orticaria.
Dove i pensieri da condividere sarebbero tanti ma uno strano pudore li mortifica nel momento di tramutarsi in parole.
Dove cerchi un non so che con la virtù di aprirti nuovi orizzonti e frantumare le consuetudini.
In mezzo.
Ad un passo dalla consapevolezza ed uno dalla follia.
Mentre tutto accade, niente accade.

"Il tempo guarirà tutto. Ma che succede se il tempo stesso è una malattia?!"
Da : Il cielo sopra Berlino

9 feb 2009

Che ci faccio qui?







E’ bella la mia città. Questo penso mentre attraverso il lungomare con le sue alte mura e m’inoltro nel borgo medievale. Ricordo che un tempo mi piaceva vivere qui e lo pensavo con orgoglio. Forse allora mi sentivo a mio agio pure con i suoi abitanti. Forse era così perché allora ero una di loro. Poi decisi di andarmene. Non era una fuga la mia. Era un andare per continuare, per cercare. Non ricordo quando e perché questa città divenne una nemica. Ma lentamente il senso di estraneità si trasformò in un divario insanabile. Forse è una questione di linguaggio. Si parla la stessa lingua ma è come se si parlassero lingue diverse. Oggi sono qui perché così ha deciso la vita ed io con lei. O forse è solo il buonsenso che ha deciso per noi. Ed io non so farmene una ragione. Non mi piace questo scenario e non mi dicono niente questi visi. Non hanno odore, sapore. Non hanno storia. Nessun intreccio, nessun vissuto. Non per me almeno. Ma questo non è un teatro dove puoi alzarti e andare via. E non puoi neppure sfiguralo o smembrarlo perché la tua rabbia ha bisogno di un capro espiatorio. Devi lasciarlo intatto. Forse è arrivato il momento di scegliere davvero dove stare. Forse anche di restare. Forse.

Ci sarebbe stata un’altra Isola per ripararsi, riposare ed amare. Quell’orizzonte sarebbe sempre stato lì, un invito ad andare… ( Una ballata del mare salato. Hugo Pratt)