10 mar 2008

Del ricordo di me


Ho aperto una scatola e all'interno vi ho trovato due fari e una barca a vela in legno. La mia casa è finalmente terminata e dopo aver vissuto per tre mesi a casa di mia madre, oggi ho iniziato timidamente a riprendere il contatto con la mia vita interrotta. E' strano, stai tanto tempo senza gli oggetti che ti sono familiari, il contorno inutile della tua vita , ma un contorno che ti scalda. E quando li ritrovi sembra non appartengano a te ma ad un altra persona. Una sensazione di confusione si è impossessata di me in quel momento. Un'emozione antica e perduta che torna prepotentemente a farsi sentire. Mi sono ritrovata, in un istante, in una sorta di sospensione temporale. Rivedo me e la mia amica Laura. Io incantata davanti a quella barchetta e lei che mi incita ad acquistarla. Vedo me che rientro a casa e felice cerco una collocazione per quell'oggetto. Ho fatto scorrere per qualche secondo il polpastrello sulla superficie della barca a vela persa in pensieri lontani. In momenti in cui un oggetto appagava la vista e il cuore. All'improvviso mi sono scostata dai miei ricordi e mi sono vista ferma in cucina con quegli oggetti in mano e ho riso di me stessa. Ho provato una strana ed intensa emozione a rivedere questi oggetti dopo tanto tempo. Mi è sembrato di aver messo da parte un pezzo di me. Un pezzo di me che ora però ha un significato ed un valore diverso. Anche una tazza, una semplice tazza , quella con la quale facevo colazione, regalo di una cara amica, ora mi pare diversa. Ora mi pare che questi oggetti possano avere la loro giusta collocazione. Su un mobile, in cucina, in libreria o ancora in una scatola. Ma non scaldano più la mia anima. Perché altro è ciò che riempie la mia vita. Anche questa casa, che è mia e solo mia, è solo un contenitore e nulla più. Qui ci sono io, ora, il mio passato custodito nel mio cuore e una vita davanti a me. Fuori da qui. Ho pure una fifa boia, ma questa non la posso chiudere in una scatola.:-)