24 nov 2006

La metamorfosi

Io non ho mai avuto paura di comunicare i miei sentimenti, di esternare la mia rabbia, di divulgare il mio punto di vista, di esprimere la mia malinconia o la mia allegria....sono quel che sono e oramai non faccio piu' acrobazie per apparire diversa. Ma mi rattrista constatare con quanta nonchalance alcune persone innalzano muri perchè un bel giorno hai detto BASTA e hai deciso che non volevi piu' stare zitta per non turbare la vacuità di certe menti. Non volevi piu' fare quello che gli altri si aspettavano da te. Non volevi piu' avere rose in bocca ma magari dire le parolacce. Non volevi piu' parlare di patate quando magari ti interessava parlare di cipolle....io volevo camminare ma per VOI mi sono fermata. Mi son persa nei labirinti del mio essere e ho avuto paura di non trovare piu' l'uscita. Ora ho detto Basta ma son sempre io. Quella che c'è sempre. Quella che si mette in un angolo e vi lascia spazio. Quella che mette da parte i suoi malumori per i vostri. Quella che vi accoglie con il sorriso anche se mezz'ora prima stava piangendo. Ci sono, son qui.. ma vi prego, non approfittatene.Ho fardelli pesanti anchio e, se potete, fate uno sforzo per ascoltare il mio mondo....mi viene in mente una frase di un bellissimo film : L'Attimo fuggente...."Due strade trovai nel bosco, io scelsi la meno battuta, per questo sono diverso"......non sono migliore o peggiore di voi , ora sono io, Monica, fiera di ciò che ho fatto, magari piu' sola ma leggera, ora e per sempre.

16 nov 2006

La mia luce

C'era una luce nella mia vita ed era mio padre. Se ne è andato in silenzio, senza disturbare come se nell'ora finale avesse voluto pareggiare i conti restituendoci quello di cui talvolta ci aveva privati.Dopo un lungo e rigido inverno, una splendida e anonima giornata di sole ha accompagnato il suo misterioso viaggio.Ho cercato di analizzare quella giornata nella speranza di trovare dei segni che avrebbero potuto farmi intuire quello che stava per accadere ma niente solo un senso di rabbia, solitudine e tradimento.E' difficile il rapporto tra un padre e una figlia. E' un po come il rapporto tra due innamorati, fatto di tenerezze, litigi incomprensioni a volte....e io ero innamorata di mio padre. L'Ho amato dal momento in cui ho preso coscienza che era mio padre, con la forza, la volontà, la generosità e l'incondizionato amore di un padre. L'Ho amato ancor di piu' quando ho capito che era un uomo, con le paure, le fragilità, le delusioni e gli errori di un uomo.E' stato un uomo difficile mio padre, molto difficile, difficile da amare e comprendere per chi non gli era figlio o moglie e talvolta anche per noi.Ma il suo essere ha fatto di noi delle grandi persone e questo lo dico senza presunzione e con un filo di orgoglio.Le grandi persone non sono solo quelle che compiendo grandi opere passano alla storia ma anche coloro che nel silenzio della loro piccola vita camminano all'insegna della lealtà, della rettitudine e alla ricerca della verità sempre e comunque.E questa è l'eredità morale che mio padre mi ha lasciato, un valore non quantificabile e in quanto tale immenso ed etermo.Una luce che scalda il cuore e alla mia luce volgo lo sguardo e dico GRAZIE!!!