16 mar 2009

Dap..Crack..Bum!


Dap Dap Dap
Sembra un Rap
Invece è un Crack.
A volte penso che dovremmo parlare per verità elementari. Per parole semplici. Scrivere semplicemente. Scrivere: ho fame. Ho freddo. Sto bene. Sto male. Sono nera. Sono felice. Invece saliamo e scendiamo le scale dei sinonimi e dei contrari. Sostiamo nei pianerottoli dei futuri ipotetici. Bussiamo alla porta delle proposizioni complesse. Scriviamo osservando un altro noi che scrive come se scrivesse di un altro ancora. Io oggi voglio scrivere semplicemente scrivere. Voglio scrivere di quando mi trasformo in un abile stratega per combattere la bugia che mi ingabbia il cervello e la vita. Lo chiamano Dap. Disturbo da attacco di panico. Siamo così abituati a confrontarci con le ombre del nostro corpo ma scappiamo dinanzi a quelle della nostra anima. Siamo come quei sub esperti che sanno bene quanto in talune circostanze sia bene rimanere in superficie perché addentrarsi in certi anfratti può far paura anche ai più temerari. Dinanzi ad un pericolo esterno reale il nostro istinto ci suggerisce due possibilità: scappare o affrontarlo. Questo non accade se il pericolo è interno e immaginato. Una bugia. La bugia che tu combatti con altre bugie, cercando prospettive di fuga, trovando abilissimi stratagemmi per eludere il problema. Svicoli. Dribbli. Organizzi la tua vita in modo tale da fregare l’avversario. Cerchi strade alternative il cui percorso ti rassicuri. Ma quella frustata arriverà comunque, quando me no te la aspetti, quando non ci sta, quando non deve, quando non sei pronta. E’ un crack dell’anima. E non c’è fuga che tenga in quell’istante. Perdi le coordinate spazio temporali. Una scossa tellurica cerebrale il cui l’epicentro è la paura. Io non so più che significhi uscire per strada da sola. Mi sento come se mi avessero amputato le gambe. Ma le ho le gambe. Mi sento come se mi avessero chiusa in gattabuia e condannata innocente. Ma sono libera. La paura è una stronza egocentrica, non vede altro che se stessa. Ed io inizio ad averne le scatole piene. Ed è ancora presto per dire..questo è quel che resta di me.

34 commenti:

  1. 'Mmmazza chissà perché quando vieni a Napoli sei più informa di un maratoneta e gli attacchi di panico li fai venire a me. Conosco la cura: una sfogliatella e un babbà al giorno :-)

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  2. .. è che c'è una cura per tutte le sintomatologie fisiche.. e invece si è pressochè impotetenti per quelle psichiche.. Hai il raffreddore, beccati l'aspirina.. C'hai mal di schiena? fatti un orudis.. e se non passa cortisone.. hai le placche in gola.. Zimox due volte al giorno..

    .. ma sei depressa? la gente ti guarda con sospetto..

    C'hai gli attacchi di panico? la gente ti crede pazza..


    .. ed è tremendo quando il cervello comanda sulla tua stessa volontà.. Quando ci si sente scollegati dal proprio corpo.. Quando un'assurda paura permea ogni nostro gesto.. Quando il pensiero di uscire di casa diventa una cosa quasi insopportabile...

    .. e quando il pensiero di alzarsi dal letto la mattina diviene fonte di malessere...

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  3. A volte si preferisce far finta di niente, o surrogare il tutto con qualcosa di più rassicurante. Probabilmente non c'entra granchè con quello che volevi dire, ma mi hai dato l'ispirazione per formulare questo pensiero.

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  4. Sono talmente imprudente nella vita che se avessi avuto paura d'esserlo almeno un minimo mi sarei risparmiato parecchie cicatrici, sia nell'anima che nella pelle. Non concepisco nemmeno cosa sia, se non quelle primordiali, come la paura della morte, che da vigliacco quale sono ho trasformato in quella della morte delle persone a me care. ;) un abbraccio e non temere. :))

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  5. Capitano..quando vengo lì mi faccio in vena iniezioni di santapazienza. Quanto basta per sopportarti. Evidentemente supportano anche il resto))

    Balua..ero riluttante a scrivere di questa cosa, come solitamente sono riluttante a parlarne. E' difficile descrivere ad altri come ci si sente, non ci sono termini adatti a spiegarlo.E' più facile fare salti mortali per evitare il problema e fare finta di niente. Ma credo che scriverne sia un primo passo per prendere atto che hai un problema e non devi più far finta che non esista.

    Alessandro..mi pare di aver usato tutto il surrogato possibile. Ora la devo piantare di raccontarmi palle.))

    Gians..non vorrei spaventarti, ma hai davanti una persona imprudente e temeraria al limite dell'indecenza. Solo che poi qualcosa deve essersi inceppata.))

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  6. certo, non voglio fare l'Alberoni del discorso. ma capir dove sta l'inceppamento può portare alla soluzione o viceversa ad una ceppa. quindi nulla di fatto, la serenità di cui godi mi pare l'unico espediente. :))

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  7. Io semplicemente non penso.Non consento alla paura di impedirmi di fare determinate scelte.Mi butto e basta e poi affronto le cose un pò alla volta.tante cose bypasso,ostento certezze che non ho, atteggiamenti spavaldi che nascondono la timidezza, l'armatura di guerriera sempre scintillante.
    E cerco di non fermarmi a pensare.
    Chiudo la porta in faccia alla paura, ma nun l'hai mai penzà che io salgo su un aereo!:))))))))
    Abbraccio
    mk

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  8. Intanto ti ringrazio per la dritta ;-) e poi...mi e' piaciuto molto il passaggio di metafore "e' un crack dell'anima.E non c'e' fuga che tenga in quell'istante...una scossa tellurica cerebrale il cui epicentro e' la paura."
    Gli attacchi di panico e la paura che ne consegue sono gli assassini della nostra anima,l'unico modo sarebbe affrontarli a viso aperto,facile a dirsi ma ad attuarlo ci vuole ben altro,forse chissa' qualcosa che sia piu' forte della paura in se stessa,paura contro paura,come il gioco di quando eravamo bambni sai...pugno-forbice-carta...anch'io avevo paura ultimamente e ne ho ancora ma ho deciso di andare avanti comunque...:-)

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  9. .. Cleide, ammettere di avere un problema è il primo passo per iniziare a risolverlo...

    .. poi purtroppo siamo tanto illusi da poter pensare che i malesseri psicologici li possiamo risolvere da soli, come il raffreddore..


    .. ma non è quasi mai così...

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  10. il mio Dap è sparito improvvisamente quando è sopraggiunto qualcosa di ben più grave a cui pensare... che sia una sindrome da benessere? sarebbe triste... doversi creare dei problemi per riacquistare un po' di serenità... Baci, M.

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  11. Gians..non ti ci vedo a fare l'Alberoni. Ho troppa stima di te.)

    Monica..l'ho fatto anche io per molto tempo, ma poi l'armatura ha scricchiolato.)

    Zagara.,ben detto. Paura contro paura. Al momento mi pare l'unica arma per contrastarla.)

    Balua..io toglierei il quasi. Non è mai così.)

    Angel..la tua teoria non è così assurda. Ma non è il mio caso.)

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  12. Spero che ti diano ottimi consigli in questo post e che una volta che tu li abbia ricevuti metta un post più brioso. Mi piacerebbe qualcosa sul viaggio, sulla voglia di viaggiare e di andare all'avventura, hai forse qualcosa di simile? :-)

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  13. Le gambe spezzate è una immagine tangibile e reale, di quello che manca che gambe non sono. Perchè se a camminare incerta e mai sola è una bugia ignorata che si intrufola inaspettata e ti aspetta, ti...ferma.
    Non so cosa sia meglio se il mio mal di schiena che nonpassapiù o il tuo. Che ambedue ci impediscono di uscire da sole.
    E' una bugia ignorata che fa i conti dopo lungo tempo.
    E'una nuotata dentro una piscina che sto tentando...Non servirà, ti dici?
    anch'io lo penso ormai. Ma prenderne coscienza è già guarire.
    Con infinito affetto.

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  14. Credo che scriverò un nuovo post devo solo pensarlo...
    E notizia: sono rientrata al lavoro!

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  15. Ho un po' di difficolta' a commentare, ma penso che il mio commento sia arrivato in altra maniera.
    Prendi sto cazzo di motocicletta e vienimi a prendere. Altro che Guevara e Granado :)

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  16. per fortuna non sono mai arrivata a soffrirne. un paio di volte sono arrivata alla soglia del limite. ma da quel che ho visto in passato e da quel che hai scritto sei sulla buona strada per poter riprenderti la libertà di fare ciò che vuoi. da sola.
    che poi la paura sarà sempre lì. basta solo non ascoltarla troppo.
    :)
    baci

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  17. Grazie, quanto mi hai detto mi basta. ;) notte cleide.

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  18. ciao stellina marina..
    un bacio ..ed un abbraccio
    pazzoide.. :)
    smack

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  19. Per i problemucci te ne parlerò di persona, penso che una viaggio a Lourdes si renda necessario! ;-)
    Venerdì era il mio nick del primo blog che ho avuto che si chiamava "l'isola che non c'è"! E' per questo che il tuo blog su tiscali mi aveva colpito! Riguardo al tu post non posso dirti che ti invito a fare una passeggiata perchè ho problemi a camminare però se ti va ci vediamo!
    Un sorriso dal vento

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  20. La paura è delle anime nobili,l'essere giu' a volte,come capita spesso a me,è fonte di ispirazione.Uccidi le tue paure con la scrittura,o con qualcosa in cui puoi canalizzarle,guardati allo specchio e pensa che quella persona è unica al mondo in tutto e per tutto...la paura a volte puo' creare belle sensazioni,basta saperla fregare...ciao

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  21. Ciao vista e mangiata e la pasta mezzo chilo di farina e acqua quanto basta, poca.Sabato la rifaccio e se riesco la fotografo.Lievita molto e la marmellata viene in superficie e caramella.

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  22. Buonanotte stellina.
    Ti ho scritto e ti auguro buona notte. Anzi ti auguro sogni d'oro.
    Arial

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  23. Invece io penso che la paura a volte spaventa per davvero proprio perché ha visto molto più che se stessa e con lo sguardo é andata ben oltre i limiti consentiti dalle proprie certezze...

    saluti:)

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  24. Innanzitutto sono passata da Andrapac perchè ho letto della ricetta e tu sai che dove si mangia ci sono io, e anche tu :)
    Quella ricetta deve essere gustosa.
    E la cura che da il Capitano una sfogliatella al giorno e pure un babbà farebbe resuscitare anche un morto. Te lo dico io.
    Bacino :)

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  25. Cara Cleide, un profondo e sentito ringraziamento per averci parlato di questa tua cosa così intima ed importante!
    Il fatto che ne parli però mi fa pensare, e sperare che la cosa sia meno grave di quanto queste cose possono essere gravi! Il fatto che ne parli, con i termini che hai usato, significa che qualche cosa stai facendo e che qualche cosa senti sia possibile fare, e pure questo è un segno molto positivo. Sento anche che sono cose difficili, non facili da superare però certamente possibili da superare. Quando c'è di mezzo la testa ogni cosa diventa molto seria perchè da questa parte del corpo umano ogni impulso alla Vita e da questa dipende la nostra gioia ma anche le nostre tristezze, le nostre malinconie, le nostre paure. Guai a sottovalutare gli stimoli negativi che la mente invia. E' importante invece prenderne coscienza e fare tutta la propria parte, lasciandosi però aiutare perchè da soli non si riesce! Qualche anno fa sono stato molto male, appunto con la testa. Stavo così male che pensavo non riuscissi più a venirne fuori e vedevo la fine ormai vicina. Poi lentamente grazie a delle cure appropriate sono riuscito lentamente a riprendere il controllo del pensiero e le cose sono iniziate ad andare meglio. Non credo di essere completamente guarito perchè basta poco perchè le malinconie riprendono possesso della mia mente ma mi pare che va molto meglio ed ho ricominciato ad assaporare la gioia, completamente sparita per mesi. Tutta la vicenda vissuta mi ha irrobustito nel senso che ho riscoperto la Vita ed la possibilità di viverla in senso positivo valorizzando ogni cosa, anche la più negativa. Finisco augurandoti che tu possa velocemente fare l'esperienza di riuscire a venirne fuori al più presto riprendendo in mano la tua vita per sentirti libera e con la gioia residente stabilmente nel tuo cuore.
    Auguri.Ciao.
    berardo

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  26. vogliamo i viaggi delle motocicliste!!!!!!

    ;-)

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  27. cleide ho letto che parti per le pampas sconfinate, nonostante la somiglianza con i nostri luoghi. se davvero lo fai, portami una bottiglia di tequila, anche senza mosca. ;)

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  28. Io lo so cosa significa uscire per strada: occhio vigile, occhiali con specchietto retrovisore, cartuccera alla messicana, Colt 42 nella fondina bene ingrassata e...Olè, più veloce della luce. Bang, bang.
    Vista la "sfida all' Ok Corral"?
    Baciozzo.

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  29. A Cleideeeeeee!!!!! Ma viè 'm po' a vede mannaggiallapupazza, ma 'ndò stai??? :-)))

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  30. Cleide...le armature non scricchiolano.O si arrugginiscono bell'e buon e ti ritrovi imprigionata o la smetti ,la lucidi la oli al punto giusto ti lasci un pò rosolare dal sole e poi la reindossi più svavillante che mai.:)))
    Fidati :è testato empiricamente da me:)(il che è tutto dire,nel senso dell'attendibilità dico!:)))
    Buona domenica :)
    mk
    p.s.:ti ho linkato perchè ti perdo sempre!:))))

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  31. Cleide ..stavo passando da te e tu da me...:)Telepatia?:)Quando arrivi a Napoli nun mangià troppo!:))))
    Ciao
    mk

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  32. Dammi dimostrazione di resistenza: ci sei vero? ;)

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