Quanti volti, quanti incontri, quante voci, quanti sguardi, quanti mondi, incrociati e persi senza dolore lungo la strada. Tanti persi quanti ne perderemo ancora. Chissà come sarebbero cambiate le nostre vite se ci fossimo tenuti aggrappati a quei fili invece di lasciarli andare per sempre. Vuoti che se colmati avrebbero alimentato e diretto la nostra vita in altre direzioni. E se avessimo preso altri treni, se fossimo entrati in altri scompartimenti, se avessimo incontrato altri compagni di viaggio? L’oceano delle possibilità, il mercatino delle occasioni, il crocevia dei destini e delle esistenze. La voragine dalla quale emergiamo con in mano sola una vita. E ci saranno altri treni, altre stazioni, altre possibilità di scendere e ripartire ancora tante volte sino a quando il sipario delle nostra vita calerà sul nulla.
Amen e cosi sia!
Credo che ad ogni incontro, corrisponda in qualche modo un filo di condivisione dell'essere che, fosse solo per un minuto, siamo stati portati a conoscere. Molto però dipende dalle sensibilità, alcuni scordano velocemente altri (come me) si portano dietro sempre tutto, ricordi compresi a prescindere dalla complicità o dalla possibile strada non percorsa. Cancellarla sarebbe a mio modo di vedere, una rinuncia all'esperienza vissuta, atto davvero criminale. Buon we.
RispondiEliminaps, te la sei presa con comodo, brava.
E rare volte è capitato di incontrare uno sguardo e ti sei riflessa in quegli occhi in cui è passata una vita.E poi ognuno via ,per un attimo a chiederti se.
RispondiEliminaUn abbraccio Cleide e bentornata:)
MK
Come dire che credere ad un qualche ipotetico destino sia quasi marginale..
RispondiEliminanon so cosa pensare delle sliding doors. Di norma penso che uno apre le porte che già programmato ad aprire e che se ne apre altre dentro non ci troverà sorprese eclatanti. Questo di solito. E poi cosa ne so io della vita? :-)
RispondiEliminaIl caso non esiste. (Maestro Oogway, a Shifu)
RispondiEliminaIo quel film intitolato cosi l'ho visto tanto tempo fa e ricordo perfettamente la scena delle "sliding doors" quando lei invece di salire su quel treno torna a casa e...poi invece sale sul treno e...
RispondiEliminaE' una bella metafora di vita secondo me,ognuno di noi sceglie una strada anziche' un'altra e a volte la scelta preclude altre situazioni di qualita'della vita stessa!!appunto come dici tu "sino a quando il sipario calera' sul nulla" be' allora cerchiamo di viverla quest'opera va' qualunque porta apriamo e chiudiamo ;)))
aLTRI TRENI E ALTRE PORTE SI APRIRANNO E scenderemo, una fermata o la prossima: è questa, aspetta.
RispondiEliminaAndiamo tutti sfirandoci per un attino o per una vita, per poco o molto ma con allegria e gioiosamente, con somma amicizia.
Ma su tiscali tu sei?
Si ho capito....
Se vai sul mio blog2 e clicchi sul tuo link: signora sorella viene fuori il tuo vecchio con tutti i post e commenti. (2 post, 2 commenti)
RispondiEliminae quante persone,quante vite non abbiamo conosciuto solo perche' un secondo di tempo non ci ha fatto incontrare.Molti che oggi in giro ci sembrano estranei sarebbero potuti essere importantissimi nelle nostre vite se solo un occasione, o trenta secondi di differenza nei nostri passi fossero sovvenuti...ma non avremmo conosciuto quelli che oggi abbiamo accanto...e gia'..complicata la vita!
RispondiEliminachi può dire cosa sarebbe successo incontrando la persona che ci è passata a finco...fermandoci a condividere un attimo di vita...nessuno lo sa...ma nella vita non mi pento di nessun incontro...chi più, chi meno mi hanno sempre insegnato qualcosa...ciao!!!XD
RispondiEliminaCiao Cleide, a Porretta al mercato dietro quasi nascosto c'è il banco del vento. Si acquistano cose strane e spesso non rincartabili. Pensa per una amica carissima ho comprato un sacchetto di allegria scoppiettante con solo 4 sorrisi. Ma credo che vendano anche biglietti del treno, quello che parte al binario 7 un po' più in là.Buona settimana
RispondiEliminaSai che ti dico? Che in questi giorni vedere quel sipario che sta per calare e invece si rialza perchè desidero il bis, il ter e il quater e così via. Osservare la persona che ti segue mi fa sorridere perchè colgo la sua forza e l'energia. E' un benessere reciproco, un'opportunità che bisogna dare e un treno che non bisogna perdere. E che quel sipario si abbassi il più tardi possibile.
RispondiEliminaLe Sliding Doors.....
RispondiElimina"nessuna replica, poco potere mentre decidi se ti puoi fidare
il tuo momento ti viene a cercare puoi solo credere,forse saltare
come un elastico, senza pensare non c'è più tempo (forse fa male)
MA
anche se non trovi le parole
HAI GIRATO IL MONDO DENTRO A UN CUORE...
anche se puoi perderti a cercare
hai girato il mondo dentro a un cuore
e devi dire grazie a TE se resti come sei
dire grazie a te che non ti lasci mai..."
Elisa
Mentre ti leggevo mi sono balzate in mente le parole di questa canzone.
Un bacio mia carissima Clè.
Simo
(sempre un caro saluto a Celia)
cle e allora ci sei o no su blog tiscali?Vado a cliccare per verificare
RispondiEliminaQuante pagine ho a disposizione per scrivere?:-) Sinteticamente ( ???)...le porte che non abbiamo aperto, i treni che non abbiam preso, gli sguardi che son rimasti promesse, sono circondati da un alone di "positività": ci piace cioè pensare che vivere certe situazioni o certi amori sarebbe stato più bello di quello che invece abbiamo scelto di vivere per casualità o per determinazione sentita. Forse la verità è che vivendole...tutte le cose ( o quasi tutte) si "sporcano"! nell'oceano di possibilità restano in noi, con cocente rimpianto o rimorso tutte quelle esperienza che ci lasciano il vuoto dentro...perchè non è vero che tutt serve...no...le esperienze che determinano un'involuzione nel nostro modo di sentire e/o nel nostro modo di approcciarci agli altri, alla vita stessa, sono esperienze deleterie! ma questa, in fondo è solo un'opinione...la mia...e penso che ho solo voglia di scendere da quel treno! :-)
RispondiEliminamia sorella come sta?
RispondiEliminaIo non so...
questo lo penso spesso quando vado a Madrid. posso sembrare stupida quando guardo la gente in giro, cosa fa, dove va, in quale lingua parla. io gli ringrazio, tutti e uno per uno, per esserci incontrati con me.
RispondiEliminapenso ne farò un post, e così sia.
bentornata anche tu, io sono stata un pò assente.
Tali
Dovrò decidermi prima o poi a rispondere ai vostri passaggi.Per ora vi saluto tutti.:)
RispondiEliminaSi sceglie sempre,in ogni istante della propria vita,dal bere un bicchier d'acqua,ad aprire una finestra,o sedersi davanti al pc,fare un viaggio,dormire o svegliarsi per andare al lavoro,finchè un giorno può capitare un evento che nel bene o nel male riesce a stupire noi stessi,facendoci esclamare quel "e se...?" che poco serve per cambiare ciò che forse era gia scritto da qualche parte nel nostro destino!
RispondiEliminaCiao carissima,in qualsiasi piattaforma deciderai di stare comunque basterà un click per trovarti:))
Quando vorrai rispondere ricorda al Capitano che il suo ultimo commento da me è una stronzata. Un abbraccio.
RispondiEliminaBuona giornata della Donna!
RispondiEliminaCiao Cleide,se "passi" dal mio ultimo post e leggi tra i commenti, c'è un ulteriore suggerimento molto chiaro lasciato da Graphic Emotion che forse potrebbe aiutarti,controlla e vedi un pò che succede.
RispondiEliminaNotte :)
Il passato, il presente e il futuro... :-)
RispondiEliminaIl passato è un manuale di istruzioni, il presente l'azione e il futuro l'immaginazione.....
Ogni istante che viviamo e ogni persona che incontriamo chi ci dice che non sia la ripetizione di un solo e unico istante? e le persone che incontriamo o incontreremo sempre le stesse ma sotto forma diversa?
Ciao sorella, un saluto qua e un saluto là. E adesso: un saluto qua.
RispondiEliminaEverything
Ogni cosa...ogni luogo. Ogni tempo, ogni giorno, ogni occasione sarà.
Ho voglia di dirti grazie, non capisco la ragione ma sento devo dirtelo.
RispondiEliminaMonica ma siamo con il solito post da secoli, qui dobbiamo cambiare, cambiare...cambiare.Passo da una all'altra (bacheca)impunemente.
RispondiEliminaMa su...tiscali scrivi?
E se invece la direzione presa fosse quella giusta? Siamo ancora qui, scriviamo, viviamo, amiamo, ci lamentiamo. Ma ci lamentiamo di che?
RispondiEliminadi non aver fatto scelte migliori? e se invece fossero proprio queste le scelte migliori? Riflettiamo un attimo sul fatto che probabilmente, rispetto a molti altri, siamo dei privilegiati e, malgado tutto, forse stiamo vivendo nel migliore dei mondi possibili e nel migliore dei luoghi possibili. Io, almeno, la vedo molto dura per coloro che verranno dopo di noi, così come è molto dura per chi vive in altri luoghi non molto distanti.
Come diceva Catalano: meditate, gente, meditate :-)
Per lasciarti un saluto affettuosamente, perchè non è mai troppo risalutarci...
RispondiEliminaMa quando rimetti in motto il calamaio? Un caro saluto.
RispondiEliminaio le chiamo futuribilia perchè nei libri di filosofia si chiamano così ma il concetto è lo stesso..
RispondiEliminala vita sembra banale, sempre uguale, monotona e invece... non sospettiamo neanche cosa sarebbe potuto accadere e cosa ancora ci potrebbe accadere se...
:)
Non mi sono affatto scordato del tuo blog e con questa mia ti invito a riprendere con tanto di spine di cactus.
RispondiEliminaSiccome non cambi post, ecco un commento nuovo a un tuo vecchio post.
RispondiEliminaCle se ti dicessi che il colore del grano è diventato il profumo del grano e che poi il profumo del grano è diventato...
Vai a vedere cosa!
Il treno mi ha portato lontano questa volta, al ritorno ero con due valige leggerissime.Spesso le cose che contano sono senza peso ma importanti
RispondiEliminaSto pulendo il calamaio. Un saluto per tutti :)
RispondiEliminaCon un carissimo saluto, mi azzardo a tornare al tuo blog.Qualche volta ti lasciai qualche saluto, attraverso altri mamici di blog. Da quando mi ero ripromesso di lasciarti un messaggio, mi sono invece assentato. Mi rassereno, però, leggendo nel tuo post centrato su te stessa bambina,in radice quasi completamente quello che allora avrei voluto scriverti, presumendo di averlo raccolto già allora dal tuo blog. C'è un prato verde , cantava Morandi.nel tuo èpost precedente ti ritrovi bambina, con il tuo sguardo di terrore verso gli adulti.Da bambina, come i bambini, già sapevi tutto. Non credermi, se dico di aver sentito allora il tuo terrore per una visione, che non vuoi vedere e rinchiudi in te. ( possi scrivere che ne ebbi spavento?). E passo ora ai quindici giorni in cammino sotto il sole; un massacro, ma hai scelto un sentiero.- Altro dirti non vo' di leopardiana memoria.
RispondiEliminaSiamo su un treno, scrivi. Siamo in corsa e lo scompartimento con i viaggiatori cambia sempre. Non siamo soli con noi stessi. Tutto vive insieme a noi. Leggo un sacco di commenti interessanti su questo tuo post e scopro...che hai ripristinato il tuo calamaio. BENE. Un caro saluto da un vecchio visitatore dei tuoi blog, e vecchio assai. Giovanni.
I calamai si puliscono usandoli.
RispondiEliminaRitorna a scrivere.