19 nov 2008

Un fuoco per amico




Può darsi che io non sappia cosa dico
Ho scelto te un fuoco per amico..
Il fuoco che arde in un camino, come un'entità invisibile ma di cui percepisci l'essenza, riempie la stanza..
Il calore che emana e il crepitio delle braci suscitano una suggestione tale che la percezione dell'ambiente intorno a te cambia. E cambi tu che osservi e cogli questi attimi. Ti accorgi che la solitudine ti appare più amica e i tuoi pensieri perdono rigidità e si ammorbidiscono. E in questo obnubilamento ti istupidisci al punto tale che pensi al Natale. Pensi che l'inizio di una nuova fase della tua vita e una nuova casa meritino pure un albero di Natale. Pensi che il tuo Natale Perfetto è ancora lontano, ma forse lasciarsi andare ad un innocuo albero non ti farà poi così male e magari sarà di buon auspicio. Pensi che passata la finzione della festa con i tuoi, farai le valigie per vivere il tuo personalissimo e intimo natale con chi ti fa sentire di essere nell'unico luogo che possa contenerti e trattenerti. Pensi che in fondo non c'è ostacolo insormontabile che non possa essere superato con la pazienza, la tenacia e il buonsenso. Pensi..pensi che dopo il tè alla nostalgia sei incappata nel camino dai pensieri rasserenanti..
Foto mia

10 nov 2008

Un tè? No grazie!




Mi chiedo se possiamo essere suggestionati da ciò che beviamo. Può il rito del the, con il suo aroma avvolgente e suggestivo, suscitare pensieri che ne richiamino le sue caratteristiche? Mi spiego: se bevo una birra, fresca, frizzante e spumeggiante, so per certo che piega prenderà la serata.
Ho bevuto con un amico un tè alla nostalgia. Quest'aroma non è in commercio, per fortuna, quindi non cercatelo.
Ci sono momenti della nostra vita che scivolano via dalla memoria lasciando dietro di se solo un orma leggera in uno sperduto angolo della nostra mente. Momenti che, complice lo scorrere del tempo, si dimentica persino di aver perduto. Altri che, se scoperti, potrebbero devastarti. I miei ricordi sono rami secchi, colture interrotte, semi che non hanno germogliato. E la bellezza e il calore che rimane fa solo male perché esiste in funzione delle sue connessioni. Ascoltavo il mio amico crogiolarsi nella nostalgia e nei ricordi ed era evidente il calore e la tenerezza che in lui suscitavano. Ma a tratti i suoi occhi lucidi tradivano una qualche sofferenza. Credo che non sia carino affermare che la tentazione di mollare lui e il the in quel locale è stata molto forte. Io non amo il profumo delle madeleines. Il profumo dei ricordi che ti prende alla gola a tradimento e ti stordisce. La grazia di un ricordo porta inevitabilmente con se pure la dannazione di ciò che non esiste più. Io ho un cervello addestrato alla difesa. Quando mi chiudo una porta alle spalle, questo va in corto circuito e distrugge tutto. Bruciato, cenere, morto e sepolto. I ricordi non sono come le onde che esigono il ritorno. Se ne può fare a meno del ritorno. Io ho bisogno di farne a meno per non fermarmi