28 apr 2008

Je accuse

Verrà il giorno in cui la mia rabbia sarà un boato che vi scuoterà alle radici
E allora il mio silenzio di ora vi cadrà addosso rovinando sulla vostra quiete.
Perché voi vivete perché io taccio
Andate avanti perché io vi ignoro
Pieni di voi perché io vi risparmio.
Verrà il giorno in cui io parlerò e voi tacerete.
Per sempre.

Dedicato a..
coloro che preferiscono raccontarsi una bella bugia piuttosto che affrontare una scomoda verità
Ho vinto io.
Perchè mai, neppure per un secondo, mi sono allontanata da me stessa.
Perché mai vi ho permesso di mettere il piede nel mio territorio
Perché mai ho messo in dubbio le mie verità
Perchè non ho mai smesso di cercare la mia strada.
La vostra meschinità è stata la mia forza.
Ho vinto io.
Ed ora, se permettete, tiro la catena

Profumi

La primavera è il profumo delle nespole. Le nespole gialle e mature, il profumo dell'infanzia. Amo questo profumo e tanto l'amo quanto mi inquieta.
Mi inquieta il ricordo di immagini di serenità, di corse, di giochi spensierati e di caldi abbracci spontanei e assoluti.
Il colore, il sapore e il profumo di un'età pulita, incontaminata.
Un'età nella quale il male era riconducibile all'immagine di un personaggio dei fumetti o alla strega che porgeva la mela avvelenata a Biancaneve.
Un'età dove l'amicizia era un timido "ciao, vuoi giocare con me".
Un'età che ti faceva apparire belli, perfetti e immortali tuo padre e tua madre.
Dove il futuro era l'attesa del natale, l'estate, il giorno del tuo compleanno, i quaderni nuovi e profumati del primo giorno di scuola.
Mi inquieta il profumo delle nespole. Come tutte le cose perdute. C'è sempre qualcosa che salta fuori all'improvviso a ricordartele. E tu non puoi far niente.
Non puoi chiudere la porta al profumo delle nespole.

Ringrazio il mio poderoso rosmarino, la fedele salvia, l'impetuosa menta piperita e il placido e imperituro mirto che, fedeli e leali , mi aiutano ogni primavera a liberarmi di queste stronze

9 apr 2008

A volte





E' che a volte mi sento persa. Non so dove andare.
Non so se devo nascondermi o rifugiarmi o andare.
Andare in un luogo dove sono solo un volto di passaggio .
Dove nessuno parla la mia lingua.
Un luogo dove camminare senza gli occhiali scuri.
Senza passato, senza futuro.
Un luogo dove esiste solo l'istante.
Tanti istanti, uno dopo l'altro.
Senza memoria. Senza direzione.
Un luogo dove puoi portare a spasso la tua anima sospesa.
Perché anche realizzare i tuoi sogni può essere una prigione.
Ed io ho sempre bisogno di nuove pagine bianche.